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Ultimo tango d'Italia: culle vuote e sette milioni di nuovi immigrati
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Ultimo tango d'Italia: culle vuote e sette milioni di nuovi immigrati

Come sarà il futuro? Chiedetelo alle aziende per l'infanzia che chiudono. Siamo come il vecchio in discoteca che finge che il futuro sia alle porte. Svegliamoci subito o sarà buio in sala
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Gli inglesi dicono: “A hunch is not a fact, but it can be the beginning of one”. Un presentimento non è un fatto, ma può esserne l’inizio.

E questo è più di un presentimento sul futuro dell’Italia, diventata un “laboratorio vivente” sul declino delle società occidentali.

La storia più importante della nostra epoca, infatti, è che l'intero mondo occidentale sta precipitando nel baratro e la maggior parte degli occidentali non se ne rende nemmeno conto e non desidera esserne informata. Un po’ li invidio. È confortante remare in canoa e insistere che il fragore che proviene da più avanti è la musica dell’ultimo tango e non le cascate del Niagara.

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