Niente ong. Niente media. Niente serate televisive. Niente campagne social. Niente foto cesellata per le prime pagine. Soltanto migliaia di corpi all’aperto, nei cigli delle strade, nelle soglie delle case, in fosse comuni improvvisate, nei fossati di scolo. Un vecchio si affaccia sulla porta di casa: gli sparano in faccia. Migliaia di vittime che avevano la sola “colpa” di essere della religione sbagliata, alawita e a volte cristiana.
Se dei massacri delle Einsatzgruppen naziste esiste soltanto il video di Liepaja e di Srebrenica solo il video Scorpions (gli squadroni della morte di solito non amano riprendere le proprie “gesta”), i fanatici di Allah ci tengono a registrare tutto, video dopo video. Eppure, più è documentato l’orrore, più lo censuriamo.
E i numeri di questo massacro (qui il primo dei miei due articoli) sono enormemente più alti di quelli finora citati. Una grande operazione di pulizia religiosa. I soliti inguaribili ottimisti occidentali hanno fatto una scommessa e hanno perso.
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