Di fronte a prove schiaccianti si sono rifiutati di credere che Hamas avesse mutilato e ucciso tanti bambini ebrei, mentre senza alcuna prova, anzi mentre già analisti seri (e non solo Israele) spiegavano che era colpa di un missile della Jihad Islamica, le stesse persone si sono subito convinte che Israele avesse bombardato intenzionalmente un ospedale di Gaza (nessuno ricorda il falso “massacro di Jenin”?).
Poi perfino il New York Times ha dovuto cambiare versione. La differenza fra il giornalismo e la propaganda pro Hamas. Vergognosa l’informazione italiana, a cominciare da Bruno Vespa, che non è certo un attivista del La7, ma è comunque sempre pronto a cavalcare l’emozione cesellata dal conformismo.
Poco più di una settimana dal massacro di 1.400 israeliani (il numero è destinato a crescere), ambienti rumorosi e importanti d’Occidente hanno già riscritto la storia (“le vittime sono i palestinesi”), mentre proprio ora si inizia a comprendere l’entità senza precedenti di quanto avvenuto la mattina del 7 ottobre. E ha ragione Rod Dreher quando scrive che mentre gli ebrei sono uccisi con metodi che ricordano le Einsatzgruppen naziste, pezzi della sinistra occidentale applaudono.
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