Viviamo in un mondo capovolto, dove un Corano bruciato in Svezia indigna più delle donne cristiane incinte bruciate vive
J'accuse di un intellettuale ebreo: "I miei fratelli cristiani uccisi nell'indifferenza". Per il Corano scalpitano Onu, UE e media. Per i bambini cristiani e sacerdoti arsi vivi? Imbarazzi e silenzi
È sempre la stessa scena: un villaggio e case umili circondate da campi aperti, terroristi che appaiono nel cuore della notte quando tutti dormono, sfondano porte e gridano "Allahu Akbar", uccidono a vista, stuprano e mutilano donne e bambini, appiccano incendi alle chiese e alle case. Soltanto perché cristiani. L'arcivescovo nigeriano Matthew Man-oso Ndagoso ha detto che i suoi fedeli vengono uccisi “come polli”. Un terrorista ha confessato: “Non riesco a ricordare quanti ne ho uccisi. Il nostro capo ci dava le armi per uccidere i cristiani”. Da quattro anni intanto non si sa più niente di una ragazza cristiana colpevole di non volersi convertire all’Islam. Una sua compagna di prigionia racconta: “Avevamo visto così tanti cadaveri che non avevamo più paura di morire”. In un altro paese, un vescovo rivela: “Cattolici sono uccisi nei letti d'ospedale”. Eppure, tutte queste masse di cristiani perseguitati non sono abbastanza trendy per meritare la mobilitazione della bella gente occidentale. Non valgono neanche il tempo dell’hashtag #savechristians. Non smuovono il cyber pubblico d’Occidente quanto un migrante libico, i maschi che si definiscono donne o un Corano bruciato in una piazza svedese…Così hanno decapitato gli armeni e siamo rimasti in silenzio. Hanno falcidiato i copti e siamo rimasti in silenzio. Hanno fatto a pezzi i caldei e siamo rimasti in silenzio. Perché come scrive Franz Olivier Gisbert, veterano del giornalismo francese, già direttore del Nouvel Observateur, “va più di moda essere un imam nell'Occidente cristiano che un prete nell'Oriente musulmano”…
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Giulio Meotti per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.