"Sono fuggita dal comunismo e sentire gli occidentali gridare all'oppressione dei pronomi mi fa disperare"
Libro-capolavoro di una profuga del "socialismo reale": "Sono stata venduta e ho fatto la fame. All'opera in Occidente vedo la stessa ideologia e lavaggio del cervello da cui sono scappata"
“I primi a capire che l’Occidente era impazzito furono gli esuli anticomunisti in Occidente” ho scritto nel mio ultimo libro I nuovi barbari. Adesso un’esule da un regime comunista racconta nel suo libro: “Erano a Manhattan, vivevano nel paese più libero che si possa immaginare e dicevano di essere oppressi…”. Sta parlando di studenti privilegiati e di come l’Occidente caduto sotto un incantesimo ideologico stia diventando una gigantesca fabbrica di vittime. E non le hanno ancora fatto vedere i debosciati di Sanremo…
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