Siamo a rischio guerra civile e vogliono spegnerla con la censura
Ecco i video choc che tv e quotidiani non mostrano dalle città dove bianchi e islamici se le danno. Le violenze saranno fermate, ma con questi dirigenti la balcanizzazione sarà inarrestabile
Nel 2011 scoppiarono in Inghilterra sommosse violente, con le città in fiamme e le strade nel caos. Intervistai Roger Scruton, filosofo conservatore britannico che manca come nessun altro e che in quell’occasione mi disse:
“Lo sapevamo che sarebbe successo, l'integrazione è stata una ideologia semi religiosa, ma non ha funzionato. I multiculturalisti hanno sempre negato la connotazione identitaria, perché avrebbe frammentato il multiculturalismo. Coloro che hanno difeso la prima persona plurale della nazione sono stati attaccati in quanto ‘fascisti', ‘razzisti', ‘xenofobi', ‘nostalgici' o, nel migliore dei casi, ‘little englanders'. Lo avevamo già visto anche in Francia con le banlieue. Nelle nostre città i giovani crescono in ghetti isolati, in un ordine politico schizzato, vogliono affermarsi contro la società, mai per essa. In Italia non è ancora successo, ma potrebbe accadere se non avverrà una integrazione corretta. Provo orrore e tristezza per come abbiamo distrutto il vecchio curriculum, dicevano che era monoculturale, che perpetuava l'idea della civiltà occidentale come superiore, che era patriarcale, il prodotto del maschio bianco europeo che aveva perso autorità. Ci avevano insegnato a vivere in un ambiente amorfo, nella città postmoderna aperta a tutte le culture. Ogni cultura avrebbe dovuto crescere nel proprio spazio, per godere dei frutti della cooperazione sociale e di un sistema educativo in cui la cultura maggioritaria avrebbe dovuto essere marginalizzata. Tutto quello che invece il multiculturalismo ha sancito è stata la distruzione della cultura pubblica condivisa e il diritto al rispetto, creando un grande vuoto. Il risultato è stato il relativismo”.
Il risultato è ora talmente tragico che…
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