Quando smettiamo di comprare petrolio saudita per sostituirlo con le biomasse che ci rifila la nostra classe politica?
In “difesa” di Renzi e contro l'orrendo concorso di bellezza etica di giornalisti leccaculo e politici venduti che fanno le vergini del bordello. Non conosciamo ragion di stato, solo marchette morali
In questo grottesco concorso di bellezza morale che è diventata l’Italia spunta il caso di Renzi e dei sauditi. Fossi stato lui non sarei andato dietro compenso a parlare di Rinascimento e di costo del lavoro dal principe saudita Mohammed Bin Salman, ma di interessi fra i due paesi. L’Arabia Saudita è un regno assurdo e oscuro, dove si frustano i dissidenti come Raif Badawi, dove si soggiogano le donne ed esiste una uscita autostradale per i “non musulmani” alla Mecca. Quindi si va dai sauditi per parlare di interessi, non del Botticelli, come fanno americani, israeliani, francesi e tutti i paesi seri.
Ora però mi tocca difendere Renzi dal concorso di bellezza morale delle vergini del bordello. Perché questi indignados d’accatto non li ho mai visti intervenire quando i sauditi come uno tsunami sommergevano l’Europa di moschee, come fanno tutti i paesi mediorientali. Leggo di giornaliste, di donne, scandalizzate da Renzi che va alla Mecca, ma non le ho mai viste queste prefiche lanciare una campagna per le donne saudite o i suoi blogger. E spesso sono gli stessi giornalisti che magnificavano Salman che “fa guidare le donne”.
A questi grotteschi soggetti usciti dal corpo in putrefazione della politica e dello stato italiano che sono i grillini tocca ricordare il taglio della torta ornata di moschee con cui Virginia Raggi omaggiò il principe saudita a Roma. La verginità se la rifacessero su altro, hanno zero credibilità sul mondo islamico. Come le truppe cammellate del Partito Democratico, che hanno ingoiato qualunque porcheria proveniente dal Medio Oriente.
Ora Di Maio, reduce da un viaggio da Mohammed Bin Salman sotto la tenda, interrompe l’export militare italiano verso i sauditi. Siamo sempre bravissimi a spararci sui piedi. Come effetto, oltre a far chiudere le fabbriche in Sardegna cui i grillini daranno il reddito di cittadinanza anziché lasciarli lavorare, oltre a farci sculettare un po’ nel concorsone morale, avrà come effetto un ulteriore posizionamento dell’Italia nell’asse Fratellanza Islamica-Turchia-Qatar-Iran avversa all’Arabia Saudita e all’Egitto di Al Sisi (l’altro obiettivo delle prefiche italiane per il caso Regeni), in un solco già arato in anni di sottomissione (ma quelli no, non sono regimi).
La verità è che siamo soltanto terra di conquista, non conosciamo più interesse nazionale, non sappiamo cosa sia la ragion di stato e non abbiamo più ragioni per batterci per difendere quello che si è, la nostra cultura. E’ tutto solo pretestuoso in questa miserabile rissa politica fra pescivendoli. Tra quanto smettiamo di comprare il petrolio saudita e lo sostituiamo con la biomassa che la nostra classe politica e mediatica ci rifila ogni giorno?