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Processo all'Italia: "Assassini!"
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Processo all'Italia: "Assassini!"

Dai tg di stato alla politica, c'è solo il ricatto dell’emozione. Riflettere è tradire l'umanità. Si eccita e manipola il senso di colpa occidentale per un fine: "Abbattere i confini"

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Giulio Meotti
mar 01, 2023
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12 Settembre 2015. Migliaia di migranti siriani attraversano la rotta balcanica diretti in Germania. La cancelliera, Angela Merkel, è al telefono con il ministro dell'Interno, Thomas de Maizière, per parlare di una serie di misure per proteggere i confini, dove si trovavano già migliaia di poliziotti tedeschi che hanno l’ordine di richiudere le frontiere dal 13 settembre. 4.000 siriani erano già stati fatti passare. De Maizière chiede consiglio a Dieter Romann, capo della polizia: "Possiamo convivere con le immagini che usciranno? Cosa succede se 500 rifugiati con bambini in braccio corrono verso le guardie di frontiera?". Un libro ha rivelato cosa convinse Merkel a cancellare i confini. I giornalisti avevano dimenticato a porre domande critiche perché non volevano più solo fare cronaca, ma mettersi al servizio, tanto che Giovanni di Lorenzo, direttore della Zeit, si sarebbe scusato per l’esagerazione morale posta sulle frontiere aperte. Il sindaco di Berlino, Michael Müller, disse a tutti coloro che volevano fare domande di farsi da parte e di non interferire con il grande compito. “Qualsiasi critica all'immigrazione è stata a lungo considerata razzista e avrebbe portato alla rovina della carriera”, ha detto Tino Sanandaji, l’economista svedese di origine curda che ha scritto Mass Challenge, best seller su come la Svezia è implosa a causa del multiculturalismo. Chi faceva notare che tra le persone entrate nel paese senza controllo forse c'erano anche dei terroristi venne messo alla berlina. Poi si è scoperto che in quei flussi c’erano davvero i terroristi che colpirono Parigi due mesi dopo. François Hollande, chiamato a testimoniare al processo per gli attentati del 13 novembre, soltanto sette anni dopo avrebbe confessato che il governo socialista dell'epoca sapeva che "si stavano preparando operazioni e che individui si erano messi nel fiume di profughi". Il giorno dopo le stragi di Parigi, Hollande ristabilisce il controllo alle frontiere. Nel 2021 anche la Casa Bianca di Joe Biden ha dovuto dichiarare di essere d’accordo con Barack Obama: “Le frontiere aperte non sono sostenibili”.

“E se fosse tuo figlio?”, esclamò in quei giorni sui bambini migranti Jean-Claude Juncker, l’allora presidente della Commissione Europea per il quale "i confini sono la peggiore invenzione". La geografia, a quanto pare, era diventata la sola barriera che separava la cultura europea dalla cultura somala, siriana, irachena e afghana. Fare domande, riflettere, era diventato tradire l’umanità. Eppure, “quale uomo riflessivo può sognare un mondo senza confini?” si domanda il celebre politologo Pierre Manent. “La religione dell'umanità consacra la nostra passività: incapaci di volere qualcosa di nostro, aspettiamo che l'altro venga da noi”. 

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