Patriarcato? Taharrush! I disonesti, il corpo delle donne e il tabù migratorio
Va bene che per i wokisti "la donna nell'harem ha la stessa libertà della casalinga cattolica di Versailles", ma tutti i dati ufficiali europei sconfessano la loro narrazione che si autoperpetua
Per i wokisti, conta soltanto l’autopercezione; tutto il resto è solo patriarcato, indietro fino all’Otello di Verdi, concetto buono ormai a tutti gli usi, dal clima a Trump, dalla biologia alla letteratura di Jane Austen, e che indica un sistema sociale tipico delle società preindustriali che non ammetteranno mai è stato sconfitto in Occidente dal capitalismo liberale.
Ma i wokisti sono un po’ scemi e per loro, confusi tra questione maschile e patriarcato, è tutta solo questione di “sguardo occidentalista e patriarcale”. O per dirla con Elly Schlein, “il patriarcato non esiste solo negli occhi di chi ha il privilegio di non vederlo”.
Ad esempio una studiosa che insegna all’Università di Chicago ha detto in una conferenza all’Università di Parigi: “Non sono sicura che la donna nel suo harem abbia molta meno libertà della madre casalinga cattolica di Versailles”.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Giulio Meotti per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.