"Occidente, svegliati e ritrova il tuo onore o dovremo scrivere la tua orazione funebre"
Intervista al grande romanziere arabo Boualem Sansal. "La Cristianità crolla e l'Islam avanza. Non sentite gli scricchiolii del terremoto di civiltà? Cosa ci proteggerà dal caos?"
Le Monde e l’Obs lo chiamano “il dissidente che sorride”. Libération, il “solitario in lotta contro l’islamismo”. Per altri, è il “Voltaire algerino”. Boualem Sansal con il romanzo 2084 era il principale candidato al Goncourt, il più importante premio letterario d’Europa, ma la sua battaglia sull’Islam lo ha portato all’esclusione. Solo uno dei molti prezzi pagati dal più grande romanziere arabo finito “in tutte le liste nere”, in patria e in Europa. Per alcuni è un morto che cammina, in attesa che il suo nome venga cancellato da quelle liste, come un altro famoso scrittore algerino, Tahar Djaout, e il grande intellettuale egiziano Farag Foda, assassinati dai Fratelli Musulmani. Djaout scrisse: “Il silenzio è la morte; e tu, se taci muori e se parli muori allora di' e muori”. Sansal ha scelto.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Giulio Meotti per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.