“Non torno a insegnare”. Un’altra insegnante minacciata per aver detto “Io sono Samuel Paty” getta la spugna
Il caso Nadia Geerts. La sorella di Samuel Paty parla per la prima volta: “Se tutti si rassegnano, non siamo più un paese libero”. Perché in Italia nessuno ha avuto il coraggio di fare altrettanto?
Tutto è iniziato con 4 parole: “Io sono Samuel Paty”.
Un semplice post pubblicato su Facebook il giorno dopo l'assassinio di questo professore francese reo di insegnare la libertà di espressione. Quattro mesi dopo, Nadia Geerts è in congedo per malattia lontano da Bruxelles e dice di non voler tornare a insegnare. Ha accettato l’intervista con L'Écho a…
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