Non c'è niente di più crudele e corrotto degli intellocrati francesi
Legioni di rivoluzionari decadenti e da caffè hanno protetto i brigatisti italiani. Hanno elogiato la pedofilia, Pol Pot, i terroristi di Monaco '72 e Khomeini. Sono la vergogna della cultura europea
Come nel caso del terrorismo rosso in Germania della banda Baader-Meinhof (Andreas Baader era il figlio di un professore di Storia, Ulrike Meinhof di un direttore di museo e viveva in una villa, Gudrun Ensslin di un pastore evangelico, Horst Mahler di un magistrato), in questa storia ci sono dentro tutte le grandi personalità (e i peccati) della sinistra intellettuale francese, i suoi “eletti” e “compagni di viaggio”, che abitavano nello stesso quartiere di Parigi, frequentavano gli stessi ristoranti e caffè, ripetevano gli stessi slogan, firmavano gli stessi appelli, il piccolo mondo della grande estrema sinistra borghese passata senza scrupoli dall’elogio di Pol Pot ai ministeri di François Mitterrand. La gauche révolutionnaire diventata gauche caviar.
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