“Li chiamano ‘migranti’ anziché ‘clandestini’ per farci sentire in colpa e spalancare le frontiere”
Georges Bensoussan: “Un certo antirazzismo sull’Islam mi ricorda il pacifismo alleato della Germania nazista”. Da Fallaci a Houellebecq, i tanti intellettuali trascinati in tribunale
“La loro adozione della parola ‘migranti’ come se fosse un’evidenza, quando invece dovevano essere utilizzate le parole ‘rifugiati’ o ‘clandestini’ perché appartengono al registro del politico, mentre la parola ‘migrante’ appartiene al registro dell’umanitario, implica un dovere di accoglienza e suggerisce, in sordina, un diritto di credito verso la Fr…
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Giulio Meotti per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.