La mezzaluna brilla su una civiltà che si sta suicidando
Nel paese delle magie progressiste, del record mondiale di eutanasia, di 2SLGBTQQIA+ e che ha "abolito" il Natale, una dopo l'altra le chiese diventano moschee. Ma succede in tutto l'Occidente
Il regista Denys Arcand nel film Il declino dell’impero americano racconta di un gruppo di boomer edonisti collegati in un modo o nell'altro a un dipartimento di storia dell'università, tra loro sposati o amanti, tutti professori, in una bella villa sul lago in un dorato weekend d’autunno. Parlano tutti solo e soltanto di sesso. Diciotto anni dopo, uno di loro sta affrontando la morte e Arcand lo racconta nel film Le invasioni barbariche. Rémy, un "socialista sensuale", è ricoverato in un ospedale pubblico fatto di corridoi intasati di pazienti. Nel corso del film, nessun medico si rivolge mai a Rémy con il suo nome corretto. Rémy e i suoi amici sono intelligenti, spiritosi e colti, ferocemente anticlericali e, come ammettono, hanno aderito a tutti gli "ismi" del momento. La fidanzata del figlio di Rèmy, mercante d’arte, è invitata a visitare un magazzino di una chiesa in cui l’arte sacra è immagazzinata. Centinaia di statue, crocifissi e calici. “Qui erano praticamente tutti cattolici, come in Spagna, in Italia, in Irlanda” le dice un prete. “Fino a che in un momento preciso, nell’anno 1966, le nostre chiese si sono svuotate, in pochi mesi. E’ un fenomeno molto strano, che nessuno è riuscito a spiegare”. Ora che le chiese sono vuote, spiega padre Leclerc, “le autorità vorrebbero scoprire se ha qualche valore”. Ma quelle icone non possono essere vendute sul mercato internazionale. “In altre parole”, conclude il sacerdote, “questo è tutto… assolutamente inutile”.
Ma una civiltà che considera inutile la propria identità verrà ereditata da una religione più forte e sicura di sé.
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