“La Cina è passata dal controllo di ciò che si dice a quello che si pensa”
Mea culpa di Annette Wieviorka, che nel 1974 partì per servire Pechino. “Deliravamo, i giornali in Francia e gli intellettuali in Italia erano estasiati da Mao. Poi vidi che l'utopia era assassina"
Dal 1974 al 1976, Annette Wieviorka va a insegnare francese a Canton, in Cina. E’ una fervente maoista, membro dell'Amicizia franco-cinese e voleva "comprendere dall'interno l'alchimia della rivoluzione". Adesso, nel libro Mes années chinoises, Wieviorka, grande specialista della Shoah al CNRS francese, ripercorre quegli anni e fa mea culpa.
Il giorno st…
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