La Cina definisce "eguaglianza di genere e emancipazione" le sterilizzazioni e gli aborti forzati nello Xinjiang
Il regime scimmiotta il linguaggio dei liberal e su Twitter spiega che "le menti delle donne uiguri sono state emancipate e sono state promosse l’uguaglianza di genere e la salute riproduttiva"
L’ambasciata cinese negli Stati Uniti ha twittato un articolo del China Daily in cui è riportato uno studio che “mostra come nel processo di eradicazione dell’estremismo, le menti delle donne uiguri nello Xinjiang sono state emancipate e sono state promosse l’uguaglianza di genere e la salute riproduttiva, rendendo (quelle donne, ndr) non più macchine per fare bambini”. Ora, conclude il tweet scimmiottando il linguaggio dei liberal sulla “salute riproduttiva” e la “scelta”, “quelle donne sono più fiduciose e indipendenti”. E’ un segreto di Pulcinella che nei campi di detenzione cinesi si pratichi un orribile controllo delle nascite. Le donne uigure sono sterilizzate con l’inserimento forzato di una spirale, tramite contraccettivi e operazioni chirurgiche. Le donne sono sottoposte a visite ginecologiche obbligatorie e ad aborti forzati. E i risultati si vedono. Le nascite nello Xinjiang sono crollate di un terzo in due anni. La versione cinese dell’“uguaglianza di genere”.
Tutta gente, quelli del governo cinese e loro adepti destinata al fuoco eterno dello inferno...