“In Occidente per rimanere liberi non si può che essere conservatori”
Intervista per la newsletter a Camillo Langone, lo scrittore più scorretto d’Italia. “Siamo trascinati in una parabola spengleriana di fine della civiltà. Il demos europeo si ingozza di kebab”
Cattolico, scrittore geniale, gourmand, intellettuale non assimilato (anche se lui odierebbe la definizione), collaboratore (per vivere ma senza crederci) di quotidiani, autore di libri “ceronettiani” sulla vera grande bellezza dell’Italia (le chiese, il vino, il cibo e la pittura), Camillo Langone è la nemesi dell’establishment culturale italiano. Il suo “Eccellenti Pittori” è il diario della pittura italiana vivente: non un museo, dunque, bensì la vetrina della migliore produzione pittorica odierna. “Nata per far sapere agli italiani ignari, o convinti che la storia della nostra arte muoia con Giambattista Tiepolo, che la pittura italiana è viva e ha molte cose da dire e molte bellezze da elargire”. Per questo Langone ha prima scritto un libro, appunto intitolato “Eccellenti Pittori” (Marsilio), e poco dopo il libro è nato il sito, oggi presente sui principali social, e per questo, dopo il sito, grazie all'entusiasmo di Roberto Brazzale, imprenditore sui generis per l’Italia conformista, è nato il Premio Eccellenti Pittori.
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