La newsletter di Giulio Meotti

La newsletter di Giulio Meotti

Share this post

La newsletter di Giulio Meotti
La newsletter di Giulio Meotti
"Il politicamente corretto lo ha inventato Lenin e ora questa spazzatura si insinua in Occidente"
Copia il link
Facebook
Email
Notes
Più

"Il politicamente corretto lo ha inventato Lenin e ora questa spazzatura si insinua in Occidente"

Nel 1982 un grande scrittore previde che il marxismo culturale avrebbe conquistato anche le menti degli stupidi occidentali. E ora stiamo emulando l'Unione Sovietica nella riscrittura dei libri

Avatar di Giulio Meotti
Giulio Meotti
feb 28, 2023
∙ A pagamento
24

Share this post

La newsletter di Giulio Meotti
La newsletter di Giulio Meotti
"Il politicamente corretto lo ha inventato Lenin e ora questa spazzatura si insinua in Occidente"
Copia il link
Facebook
Email
Notes
Più
Condividi

Di mestiere, Vladimir Solodin faceva il censore e per anni ha bandito libri, cancellato capitoli, omesso frasi invise al potere e alla morale sovietica. Poi un giorno del 1988 apparve alla tv sovietica: “Stiamo lavorando perché tutte le restrizioni siano tolte”. Si chiamava “Glavlit” ed era l’ente incaricato di “coordinare” il mondo dell'editoria. Solodin disse che la censura era nata per volontà di Lenin e Stalin, che temevano il modo di pensare indipendente. “Ci siamo occupati di tutto quanto non corrispondeva all'opinione ufficiale del periodo” disse Solodin.

Strano déjà-vu, per chi segue la cronaca occidentale di questi anni.

Sei anni prima di Solodin, in Inghilterra, un grande scrittore oggi censurato da morto aveva già denunciato: “Sono stati Marx e Lenin che hanno iniziato questa spazzatura sulla correttezza politica e per Dio si sta insinuando nel nostro paese”. Ora ne vediamo tutti gli effetti, almeno chi vuole vedere. “In Unione Sovietica la creazione artistica doveva servire la rivoluzione, trasformando gli scrittori in ‘ingegneri delle anime’ che dovevano contribuire alla formazione dell'uomo nuovo” scrive Le Figaro. “Era l’estetica del realismo socialista. Il realismo socialista di ieri ora risponde al realismo della diversità, che le vuole al servizio della causa del multiculturalismo, del neofemminismo e della diversità…”.

Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni

Iscriviti a La newsletter di Giulio Meotti per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.

Already a paid subscriber? Accedi
© 2025 Giulio Meotti
Privacy ∙ Condizioni ∙ Notifica di raccolta
Inizia a scrivere.Scarica l'app
Substack è la casa della grande cultura

Condividi

Copia il link
Facebook
Email
Notes
Più