I nostri ecologisti sono come i bambini nel pianeta delle scimmie
Sacrificano il funzionamento delle società sull'altare della loro stolta utopia. Il 27 aprile brindano alla "sostenibilità"; il 28 aprile, uno dei più grandi blackout in tempo di pace della storia
“Il presidente aveva scelto di chiudere una decina di centrali nucleari nella speranza di accaparrarsi qualche voto ambientalista. Bruno non era ostile agli ecologisti, ma li considerava nel complesso dei pericolosi imbecilli, soprattutto riteneva assurdo fare a meno dell'energia nucleare”.
Così scrive Michel Houellebecq nel romanzo Annientare. Sembra il ritratto della classe dirigente europea alle prese con uno dei più grandi blackout in tempo di pace che abbiamo mai conosciuto.
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