Gli stati nazione non soccombano alla sciagurata alleanza del globalismo con la Mecca
Europa e libertà sotto attacco della lobby che offre la "pace" del petrolio contro 750 frustate per chi critica l'Islam. E i volterriani incontinenti si sottomettono (tacquero già su Benedetto XVI)
Quando è morta, nel 2007, Oriana Fallaci era sotto processo a Bergamo. Il giudice Armando Grasso aveva visto bene di rinviare a giudizio la scrittrice. L'accusa? "Vilipendio alla religione islamica". Il magistrato aveva sostenuto che alcune frasi del libro sono “inequivocabilmente offensive nei confronti dell’Islam”. Dalla Svizzera spiccarono anche un mandato d'arresto, come pochi mesi prima avevano chiesto le piazze islamiche per il Papa di Ratisbona, Benedetto XVI. Se Oriana fosse viva oggi forse la vedremmo coi ceppi ai polsi.
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