Finanzia i terroristi e caccia le loro vittime: c'è del marcio a Bruxelles
110.000 euro alla ong che prega per i jihadisti. Baudelaire aveva capito che la capitale europea non è solo un’arlecchinata, è la serratura da cui sbirciare i mali dell’Occidente
“Se guardiamo a ciò che sta accadendo in Belgio c’è motivo di temere l’emergere di un emirato nel cuore di un’Europa contrita, accecata dal senso di colpa e dalla codardia”, ha appena denunciato il romanziere algerino Kamel Daoud, l’autore de Il caso Meursault (Bompiani). E persino Jean Quatremer, storico corrispondente a Bruxelles di Libération, che ha ricevuto la medaglia da Giorgio Napolitano, arriva a dire: “Il Belgio capitola ed è davvero diventato la base avanzata dell’Islam politico”. Quando un giornalista di sinistra arriva a scrivere questo, significa che la situazione è gravemente compromessa.
Ora arriva uno scoop a confermarlo.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Giulio Meotti per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.