“Più di un milione di europei ridotti allo stato di schiavi tra l'inizio del Cinquecento e la fine del Settecento. A questi vanno aggiunti due milioni di schiavi provenienti dall'Europa orientale e dall'Impero moscovita. Un numero significativo (quasi un quarto, soprattutto uomini) si converte all'Islam, gli altri sono costretti a svolgere lavori difficili…”. Così scrive lo storico francese Olivier Grenouilleau in Christianisme et esclavage. La schiavitù dei cristiani per mano dell’Islam è ancora un grande tabù storiografico. Basta pensare al linciaggio subito da Grenouilleau per aver scritto La tratta degli schiavi, in cui dichiara: “Il numero degli schiavi cristiani razziati dai musulmani supera quello degli africani deportati nelle Americhe”. Così la persecuzione dei cristiani costituisce oggi uno dei punti ciechi della coscienza occidentale.
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