È in corso un'insurrezione islamica. Finiamola con l'immigrazione di massa o finirà con la guerra civile
Mentre Macron era al concerto di Elton John, la Francia bruciava: assalti a prigioni, municipi, scuole, stazioni di polizia. Con i suoi "territori perduti", l'Europa è diventata una Pompei multiculti
Nell’ultimo anno tante grandi città europee, dalla Francia all’Inghilterra, dalla Svezia al Belgio, hanno preso fuoco. E in quelle fiamme potevamo vedere scoppiettare la fine del multiculturalismo, una gigantesca polveriera in attesa della scintilla. E come al solito la stampa italiana - banale, conformista e codarda - non lo racconta. “Come possiamo evitare la secessione? Perché è quello che sta succedendo: la secessione”, aveva detto l’ex presidente socialista François Hollande. E se Gérard Collomb, l’ex ministro dell’Interno di Emmanuel Macron, a lungo sindaco di Lione e storico esponente del Partito Socialista, prima di lasciare ha detto che le comunità, da “fianco a fianco”, sono passate a vivere “faccia a faccia” e che si rischia una “guerra civile”, sul Journal du dimanche un appello di generali e ufficiali francesi ha avvertito: “Ci è stata dichiarata una guerra ibrida e multiforme, che finirà o con una guerra civile o con una sconfitta”.
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