I Talebani decretarono che tutto il materiale stampato con immagini o dipinti di creature viventi non era islamico e che doveva essere bruciato. Come tutte le traduzioni in Pashtun della letteratura occidentale. Così distrussero libri nelle biblioteche di tutto il paese, inclusa la Biblioteca Nazionale di Kabul. Bruciarono una scuola con 10.000 libri. Rastrellavano in cerca di libri e ne proibivano la lettura. Adesso che sono tornati al potere chiudono librerie e casa editrici. Chi può ha nascosto i volumi proibiti in qualche armadio.
Ora, in Occidente, i “nuovi Talebani” senza barba, senza Kalashnikov e senza Corano, ma armati di colori viola, liste nere e “diversità”, sono intenti a processare la letteratura occidentale che reputano “tossica”.
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