Dalla Cina comunista all'Islam, 340 milioni di cristiani perseguitati nel mondo
Ogni giorno uccisi 13 cristiani e distrutte 12 chiese. Nessuno si inginocchia per loro
340 milioni di cristiani perseguitati nel mondo, ovvero 1 cristiano ogni 8.
4.761 cristiani uccisi, ovvero una media di 13 al giorno.
4.488 chiese distrutte o vandalizzate, ovvero una media di 12 al giorno.
Sono alcuni dei numeri terrificanti del rapporto di Open Doors sulla persecuzione dei cristiani nel mondo. Ci sono le classiche dittature nazionalcomuniste, come Corea del Nord e Cina, dove i fedeli cristiani finiscono nei campi di lavoro e la Bibbia è riscritta. Ma c’è soprattutto l’Islam: 30 dei 50 paesi monitorati sono musulmani.
A livello geopolitico, il cristianesimo è sradicato in più aree, dal Karabakh armeno al Decimo parallelo nell’Africa subsahariana, dove le stragi stanno svuotando interi villaggi. La vita cristiani in Mesopotamia è appesa a un filo dopo gli anni del genocidio dell’Isis. Ce lo ricordano le case marchiate con la lettera araba ن, la “N” di nazareni.
"Se nessuno interviene, presto non ci saranno più cristiani qui", ha detto mons. Laurent Birfuoré Dabiré, vescovo di Burkina Faso e Niger. Sono anni che questa tragedia è sotto gli occhi di tutti. Un libro del rabbino del Centro Wiesenthal, Abraham Cooper, parla di “genocidio”. I numeri sono spaventosi, almeno quanto la nostra cecità e inerzia. Sappiamo quello che ci sarebbe da fare. Condannare non è più sufficiente. Catherine Pepinster sul Telegraph ad esempio ieri faceva notare: “Diamo 300 milioni di sterline all'anno al Pakistan per l'istruzione delle donne, lo sviluppo economico e la lotta alla corruzione: tutti progetti ammirevoli. Poi c'è la Nigeria, cui diamo una quantità simile di denaro per cose come il cibo e progetti idrici. Più di 3.000 cristiani sono stati uccisi in Nigeria nel 2020 a causa della loro fede”.
Perché i paesi occidentali non legano i propri aiuti a quei paesi al loro rispetto della libertà religiosa e del diritto alla vita dei cristiani? O la viltà ci ha sommerso al punto che accettiamo che i cristiani se ne vadano come gli ospiti della storia?