"Così l'Unione Europea vuole cambiare nome alle nostre strade"
Inchiesta sull'ultima follia del dirigismo progressista. Un progetto ispirato a uno dei quartieri più multiculti (e falliti) d'Italia. "Saranno ribattezzate dal punto di vista dei popoli colonizzati"
I primi a cambiare nomi alle vie di Torino furono i giacobini arrivati con l’Armée e che, in omaggio alla Fraternité, non tolleravano richiami a santi, chiese e tradizioni. Piazza San Carlo divenne Place Napoléon, come la contrada dell’Arcivescovado fu chiamata d’Austerlitz. Due secoli e mezzo dopo, sempre a Torino, viale Stupinigi divenne corso Unione Sovietica. E sta ancora lì, la più rossa e anacronistica segnaletica stradale d’Italia.
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