Scrisse l’autore della Peste e dello Straniero, Albert Camus, in una lettera a Jean Grenier del 1957:
“Il treno del mondo mi pesa. A lungo termine, tutti i continenti (giallo, nero…) si rovesceranno sulla vecchia Europa. Sono centinaia e centinaia di milioni. Dovremmo predicare, ma l'Europa non crede in nulla. Quindi dobbiamo aspettare l'anno mille o un miracolo. Per quanto mi riguarda, è sempre più difficile vivere davanti a un muro”.
Se il Nobel per la letteratura, il grande scrittore umanista e antifascista, pronunciasse oggi queste parole, finirebbe davanti alla Corte dell’Aia.
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