Au revoir, Francia! "I musulmani praticanti hanno già superato i cattolici"
L'Istituto di statistica rivela il sorpasso: "Fra i 18 e i 59 anni un milione di persone in più all'Islam". Intervista a Jean-Louis Harouel: "Ci stiamo lasciando trasformare in un paese musulmano"
Sonia Backès, segretaria di Stato francese alla cittadinanza, ha appena detto che “l’Islam politico vuole mettere in ginocchio la Repubblica”. Magari fosse soltanto la République…Altro che “figlia maggiore della Chiesa”, come veniva chiamato il paese di Emmanuel Mounier, Georges Bernanos, François Mauriac, Jacques Maritain e Teilhard de Chardin. L’Istituto nazionale di statistica ci ha appena fornito numeri che raccontano un cambiamento di civiltà senza precedenti nella storia di un paese culla della cultura europea. Se lo storico Guillaume Cuchet ha pubblicato un libro dal titolo Le Catholicisme a-t-il encore de l'avenir en France?, la filosofa Chantal Delsol sentenza La fin de la chrétienté e Philippe de Villiers si domanda se Les cloches sonneront-elles encore demain? (le campane suoneranno ancora domani?). Come scrive la studiosa di religioni Danièle Hervieu-Léger, autrice di Catholicisme, la fin d’un monde, una battaglia non è mai iniziata ma è già finita e la società marcia spedita verso l’“exculturation” del Cattolicesimo, la sua estromissione che ha creato un vuoto riempito dall’Islam. Ha ragione lo scrittore algerino Boualem Sansal, autore di 2084 e che ha scritto la prefazione al mio ultimo libro La dolce conquista: “L’Islam è giovane e vigoroso, il Cristianesimo è vecchio e debole. Ha luogo un processo di conversione volontaria che non dice il suo nome. Per qualche meccanismo di compensazione psichica, sostituiamo il Cristianesimo che abbiamo cacciato dalla porta con un Islam che è entrato dalla finestra”.
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