"All'Europa servono 50 milioni di immigrati. L'Africa ci salverà dal suicidio demografico"
È il nuovo mantra dei governi europei. Il più famoso scrittore tedesco: "Ci terrorizzano con la fine del mondo climatica e il patriarcato, ma se temiamo la fine dei nostri paesi ci chiamano razzisti"
“La demografia europea e il suo invecchiamento significano che avremo bisogno di 50 milioni di stranieri per bilanciare la popolazione attiva nel 2050 in Europa”. Così parla Jean-Paul Delevoye, il Commissario di Emmanuel Macron per la riforma pensionistica. Delevoye cita un rapporto delle Nazioni Unite dal titolo: “Migrazione sostitutiva: una soluzione al declino e all'invecchiamento delle popolazioni?”. I paesi occidentali, vecchi, edonisti, welferisti, che lavorano alla propria obsolescenza, si stanno tutti attrezzando per il “rifornimento demografico di arabi e asiatici”, come lo ha definito sul Financial Times un consulente di Barack Obama. Secondo l’agenzia europea Frontex, 308.000 immigrati irregolari sono entrati in Europa da gennaio a novembre, “un aumento del 68 per cento rispetto a un anno fa”. Ma non bastava l’immigrazione clandestina. Ora i governi europei vogliono regolarizzarne milioni già presenti senza tenere conto dell’impatto che avranno sulla cultura e la società europee. Ci sono segnali che l'indagine sulla corruzione del Qatargate che ha scosso il Parlamento europeo si stia estendendo alla Commissione, incluso l'ex commissario europeo Dimitris Avramopoulos. Avramopoulos è quello che ha detto che la UE ha bisogno di 6 milioni di immigrati in più nei prossimi anni e che dovrebbe aprire uffici per l'immigrazione in tutti i paesi della costa meridionale del Mediterraneo e dell'Africa occidentale. Facilitare le naturalizzazioni per creare un nuovo popolo europeo, economicamente fruibile e culturalmente ibrido?
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